Bar del Cocoricò con acquario

Bar del Cocoricò con acquario

Demo Ciavatti

Ogni architetto che si sente anche un clubber invidierebbe Demo: lui ha progettato molti dei locali più importanti della riviera romagnola degli anni 90

Demo Ciavatti è un signore di mezza età che ora esce poco di notte, ma anni fa, quando era giovane e studiava architettura, non si tirava mai indietro se doveva girare per locali, ballare e far tardi. Così riesce a conoscere una serie di operatori della notte, proprietari di locali, dj, art director. Poi folgorato dalla progettazione dello Space Electronic di Firenze, progetta con particolare estro e originalità l’interno e gli allestimenti di alcuni dei più importanti club della Riviera Romagnola. Grazie alla sua storia abbiamo recuperato bellissime immagini d’archivio e, se quegli arredamenti potessero parlare, chissà quali altre storie avremmo da raccontare.

 


APPUNTI DI VIAGGIO NELLA NOTTE DELLA RIVIERA ROMAGNOLA

La mia storia legata alla discoteca inizia nel 1969/70.
Si frequentava lo Ye Ye a Rimini, era un periodo in cui i locali non si chiamavano ancora “discoteche” ma dancing e la musica era eseguita dal vivo dai gruppi del momento.
Con alcuni amici presi la gestione di un locale appena nato che si chiamava Samantaha Meeting, era il 1972 e così iniziò la mia esperienza nella notte.
Tecnici e aziende tipo FDF a Rimini e Amplilux di Cattolica, con i quali collaboravo, furono precursori di tutta l’impiantistica da discoteca e con loro ebbi la possibilità di conoscere ulteriormente il mondo della notte, dello spettacolo, dell’intrattenimento e soprattutto della musica.
Ai tempi si costruivano per lo più locali commerciali, pseudo eleganti, tipo il Meeting o ancora il Blow Up dell’architetto Gianni Gavioli.

Quando frequentavo l’università di Firenze, nel 1972, vidi lo Space Electronic che mi cambiò l’ottica del fare discoteca. Così a Gabicce, grazie all’incontro con Maurizio Innocenti, in un locale tradizionale e da me precedentemente allestito chiamato Golden Boy, ci operammo per fare il primo locale alternativo: l’Aleph (1983). Spogliammo tutto lo spazio esistente da tutti gli arredi e controsoffitti e lo arredammo con pezzi vari di recupero.

 

Aleph by Demo Ciavatti, Gabicce (1983)
Aleph by Demo Ciavatti, Gabicce (1983)

Nello stesso periodo, altri gruppi stavano allestendo la Baia degli Angeli (molto elegante), mentre io con Mauro Variale realizzavo l’Insomnia (1983) alle Navi di Cattolica dove, grazie alla direzione artistica di Nicoletta Magalotti aka Nico Note, si videro i primi spettacoli e performance in discoteca.
L’Insomnia e l’Aleph, che nel frattempo grazie all’arch. Giovanni Tommaso Garattoni era stato allestito in maniera baroccheggiante, si dividevano la scena new wave notturna di allora.

 

Insomnia by Demo Ciavatti, Cattolica (1983)
Insomnia by Demo Ciavatti, Cattolica (1983)

In quegli anni incontrai personaggi come Maurizio Monti, Loris Riccardi, Claudio Tempesta, Patti Bordoni, Stefano Paolini, Gianni Parrini e altri che hanno scritto pagine importanti nella notte della riviera romagnola, e con cui nacque una vera e propria amicizia.

Nel 1984 conobbi il grafico Andrea Carnoli e il gruppo creativo del Complotto Grafico, tra cui ci sono Stefano Ferroni e Giovanni Tommaso Garattoni.
Con Andrea Carnoli e Mauro Variale (con cui avevo progettato l’Insomnia) mi occupai della progettazione del Barcelona (1984), primo discobar italiano di cui curavamo la gestione e, seguendo alcuni locali inglesi, americani e spagnoli, cercavamo di animare continuamente il locale, oltre che come discoteca, anche con spettacoli, sfilate…

 
Sempre in quel periodo, insieme al gruppo dell’Insomnia ci spostammo a Misano Adriatico in una struttura con ristorante e piscina, e lì mettemmo in piedi il Lily Marlene.

Dall’incontro con Gianluca Tantini, sulle ceneri dell’Aleph, nacque l’Ethos Mama Club, storico club house con Maurizio Monti come direttore artistico, e Andrea Carnoli come grafico. Li diventai amico dei dj del locale Flavio Vecchi, Ricky Montanari, Ricci e Ralf.

 

Ethos Mama Club by Demo Ciavatti (ex Aleph), Gabicce (1987)
Ethos Mama Club by Demo Ciavatti (ex Aleph), Gabicce (1987)

Ethos Mama Club by Demo Ciavatti (ex Aleph), Gabicce (1987)
Ethos Mama Club by Demo Ciavatti (ex Aleph), Gabicce (1987)

 
Il gruppo Tantini e Monti dopo il continuo vagare tra bar di Rimini e Riccione decise di creare il primo after hour: era il 15 luglio 1988 quando nasce il Diabolika che si tiene nella dependance del Grand Hotel di Riccione. Dura una stagione e l’anno successivo lo staff si sposta a Misano all’ex Lily Marlene, diventato Vae Victis, e la formula è sempre quella dell’after hour.

Dopo due anni, il Vae Victis da after diventa serata “normale”, il locale prende il nome di Echoes e dietro ci sono sempre Tantini e Maurizio Monti.

 
Sempre col gruppo di Tantini, a Bologna mi occupai del Matis.

 
Grazie all’amicizia con Loris Riccardi pr e promoter che stava crescendo, mi avvicinai a Bruno Palazzi che in quegli anni gestiva due locali più o meno commerciali: il Ku che dopo intensi lavori di ristrutturazione prese il nome di ECU, e il Cocoricò, dove con le idee di Loris e l’approvazione di Bruno riuscii a fare dei grandi allestimenti.